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In materia di contratti assume grande importanza definire il significato di clausola vessatoria. In linea di massima le condizioni generali di un contratto vengono predisposte da un solo contraente, mentre l’altra parte si limita a sottoscrivere ciò che è stato predisposto. Tali condizioni generali sono efficaci nei confronti dell’altra parte solo nel caso in cui, al momento della stipula del contratto, questa le ha accettate con cognizione di causa.
Clausola vessatoria: il significato esatto
Il significato di clausola vessatoria, detta anche clausola abusiva, affonda le proprie radici nel Codice civile. Sono considerate vessatorie quelle clausole inserite nei contratti che “malgrado la buona fede, determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto”. Il consumatore acquisisce, nelle clausole vessatorie, il titolo di parte economicamente debole e di conseguenza da tutelare. A tal fine, in caso di dubbio sul senso di una clausola, prevale l’interpretazione a vantaggio del consumatore.
Disposizioni dell’art. 1341 del Codice civile
Le condizioni generali di contratto sono regolate dall’Art. 1341 del Codice civile. Secondo tale articolo, le clausole che non hanno effetto, se non specificatamente approvate per iscritto, sono quelle che “stabiliscono a favore di colui che le ha predisposte, limitazioni di responsabilità, facoltà di recensione del contratto o sospensione dell’esecuzione, nonché quelle che sanciscono a carico dell’altro contraente decadenze, limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni, restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti con terzi, tacita proroga o rinnovazione del contratto o deroghe alla competenza dell’autorità giudiziaria”.
Codice del consumo: reperibile su Altalex
I diritti del consumatore sono nomenclati nel Codice di consumo, reperibile online su Altalex, risalente al 2005. All’interno del Codice sono raccolte le regole che disciplinano le possibili situazioni in cui un consumatore può ritrovarsi quotidianamente. Il Codice è diviso in 6 parti: nella I parte sono contenuti i diritti fondamentali e le loro definizioni; nella II parte le norme inerenti ad educazione, informazione, pratiche commerciali e pubblicità; la III parte è composta dai contratti di consumo; la VI parte riporta la disciplina della sicurezza e della qualità dei prodotti; la V parte è dedicata alle associazioni dei consumatori, l’accesso alla giustizia e la class-action. La VI parte, in ultimo, è incentrata sulle disposizioni finali.