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Come ogni anno, il Codice della Strada viene aggiornato introducendo novità e correggendo incongruenze di vario genere. Con il recente perfezionamento, sono state introdotte nuove regole sulla modalità di consegna delle multe e sul comportamento richiesto agli agenti, chiamati a far rispettare la legge. Nel primo caso, grazie alle recenti modifiche, le contravvenzioni giungeranno ai destinatari direttamente all’indirizzo di posta elettronica PEC, anziché per posta classica. Nel secondo caso, il concetto di “abuso d’ufficio”, rivolto al comportamento delle forze dell’ordine in determinate situazioni, sarà rivisto a livello penale.
Il Regolamento del codice della strada Bosetti
Per leggere il nuovo Regolamento del Codice della Strada Bosetti, potete visitare il portale di riferimento e reperire l’intero testo riguardante la modifica e le novità introdotte in fatto di regolamento stradale. Novità importanti riguardano la classe di merito per le assicurazioni RCA per privati e aziende, con cui si sono andate a correggere delle importanti storture che da anni erano diventate gravose per gli automobilisti.
Scopri il Codice della Strada su Normattiva
Se non sapete dove reperire gli aggiornamenti del Codice della Strada, “Normattiva – Il portale della legge vigente” è la risposta. Si tratta di un sito, dove è possibile trovare tutte le informazioni relative alle normative vigenti, agevolando in questo modo i cittadini nella loro ricerca e nella loro consultazione gratuita e indipendente. Una volta aperta la pagina riguardante gli aggiornamenti del Codice della Strada sarà possibile esportarli e salvarli sul proprio PC, per poi stamparli laddove dovesse essere necessario.
Art 203 CDS: il ricorso al prefetto
Altri elementi che hanno subito delle revisioni, riguardano l’Art. 203 del CDS in merito al ricorso al prefetto. Con la nuova modifica, sarà possibile proporre il ricorso all’ufficio o al comando del luogo dove è avvenuta l’infrazione o inviarla per mezzo raccomandata A/R, agli stessi. Una volta ricevuto il ricorso, i responsabili dell’ufficio o del comando, entro sessanta giorni dovranno trasmetterli al prefetto. Occorreranno inoltre le deduzioni tecniche dell’organo accertatore, utili a confutare o confermare l’attendibilità del ricorso.