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Un avvallamento stradale, una distrazione all’incrocio con semaforo svolta a sinistra, un incauto affidamento del veicolo a persona sprovvista di patente o anche solo il passare con il verde da corsia sbagliata sono alcune delle possibili cause per cui potrebbe avvenire un incidente stradale. Ma è sempre lecito chiedere il risarcimento del sinistro senza la riparazione del danno al veicolo? Ovvero, c’è l’obbligo di riparazione dell’auto dopo un sinistro? Vediamo in quali casi si può richiedere un indennizzo e quando, invece, l’assicurazione non è tenuta al rimborso.
(Non) c’è l’obbligo di riparazione dopo un incidente
Partiamo innanzitutto dall’obbligo di riparazione del veicolo danneggiato: secondo l’articolo 148 del codice delle assicurazioni private, l’assicurato può avere il risarcimento dall’assicurazione senza dover obbligatoriamente far riparare l’auto coinvolta nel sinistro stradale. Tuttavia, la scelta di non far riparare il veicolo potrebbe avere delle conseguenze. Per esempio, il perito della compagnia assicurativa è tenuto a verificare l’entità dei danni subìti nello scontro e potrebbe quantificare una cifra più bassa per l’indennizzo rispetto al costo da sostenere in caso di riparazione.
Cosa serve per avere il rimborso delle spese di riparazione del veicolo
Ma se si sceglie di far riparare l’auto bisogna anche sapere che non basta presentare il preventivo del carrozziere per inoltrare una richiesta di risarcimento e neppure la fattura. È necessaria, invece, una quietanza del carrozziere che certifica l’effettivo pagamento per la riparazione. Se non si dimostra il pagamento per la riparazione il risarcimento assicurativo previsto sarà minore rispetto al valore del veicolo prima dell’incidente.
D’altro canto l’assicurato potrebbe anche valutare che non convenga far riparare il veicolo se questo è già stato danneggiato, proprio perché la compagnia assicurativa stimerebbe il rimborso considerando il valore dell’auto incidentata. Inoltre, in questo caso il danneggiato non potrebbe neppure dimostrare in alcun modo che si tratti di un danno provocato dall’ultimo incidente.
Infine, potrebbe anche capitare di non voler far riparare il veicolo per evitare di rimanerne sprovvisti (dato che dovrebbe sistemarlo il carrozziere) e di dover quindi sostenere tutte le spese dovute ad un danno da fermo tecnico, come il noleggio di un veicolo sostitutivo, il biglietto per salire a bordo di mezzi pubblici, nonché il pagamento del bollo auto e dell’assicurazione stessa. D’altronde si rischierebbe altrimenti di dover subire pure la confisca del veicolo senza assicurazione.
Quando l’assicurazione può (o non) pagare
Non sempre, però, l’assicurazione è tenuta a rimborsare l’intero importo speso per far riparare il mezzo. Questa situazione, per esempio, si verifica quando il valore del veicolo danneggiato è inferiore all’entità del danno e dunque il costo per farlo riparare sarebbe antieconomico per la compagnia assicurativa.
Se, invece, viene fatta richiesta per risarcimento dei danni da incendio doloso, l’assicurazione del danneggiante dovrà assolutamente rimborsare il danneggiato. Se c’è stato poi un mancato rispetto dello stop c’è concorso di colpa e l’assicurazione può al massimo rimborsare la metà delle spese.
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