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Vediamo a quanto ammonta la quantificazione del risarcimento per morte a seguito di un incidente stradale, i tempi e chi ne ha diritto.
Cosa succede se muore una persona in un incidente stradale?
Quando una persona perisce nel corso di un sinistro per prima cosa bisognerà indirizzare alla Compagnia assicurativa una richiesta di risarcimento per morte in un incidente stradale. La compagnia aprirà in tempi brevi la pratica di sinistro, ma prima di formulare un’offerta attenderà l’esito delle indagini preliminari. Questa è la prima variabile che va ad incidere sui tempi del risarcimento per incidente stradale mortale: la durata di tali indagini. Di norma parliamo di sei mesi. Per arrivare ad ottenere la somma integrale a cui si ritiene di avere diritto, tuttavia, i tempi possono dilatarsi se non emergono elementi sufficientemente solidi. In tal caso la compagnia assicuratrice formulerà un’offerta risarcitoria bassa che gli aventi diritto potranno incassare a titolo di acconto. Poi si potrà continuare a coltivare l’azione costituendosi parte civile nel processo penale che può durare anni. Per questa fase si consiglia di affidarsi a professionisti del settore, come il team di Studio9.
Chi ha diritto al risarcimento in caso di morte?
Hanno diritto al risarcimento per morte a seguito di un incidente stradale i familiari stretti ovvero coniuge della persona deceduta, eventuali figli, genitori e fratelli. Oltre a queste categorie di congiunti, che rientrano nel nucleo familiare primario, la giurisprudenza riconosce il risarcimento da perdita del rapporto parentale anche al nonno qualora vi fosse stata la morte del nipote. In caso di incidente mortale il risarcimento ai parenti potrà essere esteso anche a soggetti diversi da quelli appena menzionati. Il giudice riconoscerà il danno da perdita in tal caso solamente se verrà fornita la prova di un intenso legame affettivo e di un reale sconvolgimento di vita della vittima secondaria in seguito alla morte del congiunto.
Le tabelle per il risarcimento della morte da incidente stradale
Per formulare il risarcimento si tiene conto dei criteri orientativi elaborati dalla giurisprudenza, in particolare quella dei Tribunali di Roma e di Milano. Questi hanno realizzato apposite tabelle per il risarcimento della morte da incidente stradale che contemplano dei parametri consistenti in valori monetari standardizzati tesi a favorire una liquidazione del danno in modo quanto più possibile oggettivo. Ormai queste sono diventate lo standard di riferimento a livello nazionale. Le tabelle per il risarcimento della morte da incidente stradale prevedono una forbice con un valore monetario base che si può estendere fino ad un importo massimo a seconda della personalizzazione del danno. Con questo termine si intendono tutte le circostanze di cui si può e si deve tenere conto in sede di liquidazione. Parliamo di varie situazioni: la sopravvivenza o meno di altri congiunti del nucleo familiare primario e la convivenza o meno di questi ultimi con la vittima. Sono poi considerati per il risarcimento danni per la morte in un incidente stradale anche la qualità ed intensità della relazione affettiva familiare residua, la qualità ed intensità della relazione affettiva che caratterizzava il rapporto parentale con la persona perduta ed infine l’età della vittima primaria e secondaria.