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Se l’assicurazione non paga l’infortunio senza motivi validi ci si può rivolgere a periti certificati di parte per determinare i danni materiali o a medici legali di parte per valutare i danni psicofisici patiti a causa del sinistro. Per una corretta gestione della pratica di risarcimento e della documentazione è possibile avvalersi del supporto di professionisti del settore come Studio9. In caso di controversia con la compagnia assicuratrice, infatti, si può procedere con trattative stragiudiziali e successivamente, in caso di mancato accordo con una causa davanti ad un giudice.
Se l’assicurazione non paga devo pagare io?
Come detto, nel caso in cui l’assicurazione non paga l’infortunio, il danneggiato può agire dinanzi ad un giudice per far accertare le effettive responsabilità del sinistro. La causa sarà di fronte ad un giudice di pace se il valore non supera i 20.000 euro, altrimenti bisognerà andare in tribunale. La parte che dà il via al processo dovrà citare sia l’assicurazione che l’altro automobilista coinvolto nel sinistro che ha il diritto di difendersi a sua volta. Anche nel caso in cui si perderà la causa, è escluso che il responsabile possa pagare il risarcimento. Per legge, infatti, questo resta infatti sempre a carico dell’assicurazione nei limiti del massimale. Se a seguito della causa l’assicurazione non paga l’infortunio, il conducente che ha vinto il giudizio può agire con l’esecuzione forzata, ovvero il pignoramento. Anche stavolta, tuttavia, è escluso che l’altro automobilista possa essere corresponsabile.
I casi in cui l’assicurazione non risarcisce l’assicurato
Attenzione però: quando l’assicurazione non risarcisce il proprio assicurato? Ci sono dei casi specifici in cui ciò avviene. Il motivo principale, solitamente, è il fatto che giudica l’assicurato responsabile al 100% dell’incidente occorso. Con un concorso di colpa nel sinistro, infatti, l’importo del risarcimento danni diminuisce in proporzione alla propria responsabilità. Se però ad un conducente viene ravvisata una responsabilità del 100%, questo non avrà diritto ad essere risarcito. Inoltre l’assicurazione non paga l’infortunio se nella perizia gli incaricati dalla compagnia non constatano danni compatibili con l’evento denunciato. Un’altra circostanza per cui l’impresa di assicurazioni può rifiutarsi di pagare è quando l’assicurato provoca l’incidente con una polizza rc auto scaduta da oltre quindici giorni. Trascorso tale termine, infatti, la copertura non è più operante. Infine quando l’assicurazione non risarcisce il proprio assicurato? Nel momento in cui ritiene che il fatto che ha provato le conseguenza patite dal danneggiato non sia compreso tra gli eventi assicurati.
Il calcolo del risarcimento dell’assicurazione per gli infortuni
Nel calcolo del risarcimento dell’assicurazione per gli infortuni occorre specificare che il danno fisico risarcibile dall’assicurazione può essere per inabilità temporanea o invalidità permanente. Nel primo caso si parla di danni transitori che si estinguono in lasso di tempo più o meno breve, nel secondo invece le conseguenze si ripercuotono per sempre. Il calcolo del risarcimento dell’assicurazione per gli infortuni viene effettuato applicando le tabelle di legge ex art. 139 del Codice delle Assicurazioni in caso di danno fisico permanente inferiore al 9%. Se questo è superiore entrano in gioco le tabelle del Tribunale di Milano e quelle del Tribunale di Roma.